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Deriva, timone o niente? (da un articolo sulla rivista "Paddling magazine")

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Vittorio Pongolini:
Ciao Nolby. Perche' il mio Nordkapp ha un signor "piede di poppa" e perche' avevo un kayak con la deriva a baionetta che si ingrugnava spesso ed allora ho scelto ..."niente". Se mai dovessi scegliere per un KdM singolo tra una  deriva e timone per una nuova barca sceglierei comunque il timone.
Il mio kayak e' "la madre di tutti i kayak" che usano tutti i lettori. Nacque cosi' nella spedizione inglese del 1975 a Nordkapp che raggiunse appunto Capo Nord in Norvegia costeggiandola tutta, e questo, quando lo acquistai nel 2004, mi parve una bella garanzia di mantenimento di rotta. Finora non ho avuto particolari problemi e persevero con la stessa barca ormai da un sacco di anni, quasi diciotto. Uso, insomma, da anni lo stesso kayak senza problemi tanto quanto egli mantiene la rotta senza mettermi in difficolta': questa e' la mia considerazione con cui spesso mi confronto quando lo uso.

marittimo:

--- Citazione da: nolby - Dicembre 22, 2022, 04:59:01 pm ---
Non ho esperienza di quei kayak di cui i proprietari dicono di sentirsi come "su un binario" ma immagino che su quelli timone e skeg siano semplicemente superflui.  Troppo poco voluminosi per prendere vento e con una linea di chiglia pronunciata a senza rocker.


--- Termina citazione ---

Hai provato un surfki, possibilmente serio anche se non estremo? Cioe' il contrario dei modelli che descrivi.

nolby:
Solo surfski non estremi e non nelle sue condizioni di progettazione (ovvero in acqua piatta e senza vento). Mai fatto downwind.
Comunque li il timone credo sia per altri motivi: fondo tondo - molto stretto - poca primaria cose che, unite all'architettura aperta renderebbero davvero davvero difficoltoso impostare una virata importante con l'inclinazione del bacino.

Comunque l'articolo - visto l'autore- credo che parlasse di kayak da mare dove la stabilit? primaria non ? mai un problema neanche in acque agitate. Quelli "da binario" a cui mi riferivo io sono molto chigliati da poppa a prua, zero rocker e dal volume non elevato. Mi viene in mente il famoso Baidarka P&H ancora prodotto su licenza da CS, il Baidarka SKD e derivati ma anche altri come alcuni k marini italiani di progettazione vecchiotta che spesso avevano la sezione centrale tendente al piatto o arco largo ma una pronunciatissima chiglia in coda che quasi ? come avessero una lama di timone fissa. In quel caso magari si sta bene senza nulla perch? poco sensibili al vento e tendenzialmente son kayak da viaggio per cui chi li sceglie apprezza pi? la crociera in acque aperte che la manovra in spazi ristretti.

Tra l'altro visto che hai tirato in ballo i surfski anche li non credo sia un caso il fatto che i kayak da mare che pi? si avvicinano alle forme del surfski abbiano tutti il timone come dotazione standard (Epic, Taran.

marittimo:

--- Citazione da: nolby - Gennaio 02, 2023, 02:25:09 pm ---
Tra l'altro visto che hai tirato in ballo i surfski anche li non credo sia un caso il fatto che i kayak da mare che pi? si avvicinano alle forme del surfski abbiano tutti il timone come dotazione standard (Epic, Taran.


--- Termina citazione ---

Infatti non e' un caso perche' le carene dei surfski non sono pensate per andare dritte da sole e/o con i movimenti del kayakers (a questo ci pensa il timone ed eventualmente anche la pagaia) ma per tenere il mare, cavalcare le grandi onde oceaniche e macinare miglia a grande velocita' (nel caso anche con acqua piatta e controvento).

Appena il mio serfski autocostruito era sufficientemente pronto per andare in acqua, l'ho voluto subito provare, anche senza timoneria (che stavo costruendo), perche' ero curioso di vedere la differenza rispetto al mio precedente kayak con le forme tipicamente Inuit (v. https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5475.45.html ).

Purtroppo senza timone era quasi impossibile (per me) farlo andare dritto e la rotta procedeva a serpentina con la prua che si spostava vistosamente a destra e sinistra ad ogni pagaiata e la poppa che probabilmente scodinzolava come un cagnolino (non la vedevo ma potevo immaginarla). L'uscita dopo, con il timone, e' stata tutta altra cosa e la sensazione era proprio quella di "stare su un binario" anche con 20 nodi di vento al traverso che ho trovato a volte nelle uscite successive (idem con onda significativa). Questa notevole stabilita' di rotta credo dipenda anche dal peso elevato (circa 30 kg) del mio surfski che risulta difficile da spostare (specie quando e' in abbrivio) anche da parte di onde piuttosto grosse e ripide (circa 1 m).

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