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Ahi ahi ahi....è qui che casca (meno) l'asino!!
nolby:
bhè dai... non c'è poi molto da scandalizzarsi.
Alla fine gli americani hanno motorizzato le canadesi, i tedeschi hanno motorizzato i Prijon ed i Lagheè di Como e Lecco hanno messo il motore alle Lucie.
Non mi meraviglia il fatto che i cinesi abbiano messo il motore ad un SUP.
Vittorio Pongolini:
Sì, d'accordo, ed allora ci sono anche le gondole che avevano motorizzato. Ora però sono tornati tutti al remo perchè non ne ho vista più nessuna col motore. Gente etica, in accordo con le proprie tradizioni e il proprio disciplinare.
Ma SUP vuol dire una cosa ben precisa ed è qui che casca (meno) l'asino.
marittimo:
Se guardiamo il SUP come una barca estremamente minimale, leggerissima e molto economica, ci si può accorgere che può essere utilizzato in tanti modi e per tanti scopi, anche molto diversi da quelli per i quali è stato concepito.
Ad esempio io lo uso anche per andare a pesca, ma anche per farmi una bella nuotata al largo (con il SUP al traino), lontano dalla folla dei bagnanti, senza però rinunciare alla sicurezza di un immediato appoggio in caso di malore, crampi o altri imprevisti.
Il mio SUP (realizzato in legno) ha un piccolo gavone stagno dove riporre tutto quello che può servire per un’uscita giornaliera e per fronteggiare situazioni di emergenza. In coperta ci sono anche gli elastici dove fissare cose più ingombranti.
Non è detto che il SUP abbia sempre un raggio d’azione più limitato rispetto alla canoa: dipende da cosa si confronta. Ad esempio quando ho solo voglia di pagaiare, le mie uscite sono di circa 10-11 km che percorro normalmente ad una media tra i 5,5 e i 6 km/h con un ritmo da crociera (cioè abbastanza rilassante). Forzando un pochino arrivo facilmente oltre i 6 con punte vicino ai 7. Nel mio circolo ci sono canoisti che si accontentano di meno pur restando soddisfatti di loro stessi e del loro mezzo.
Purtroppo ci si bagna più che con la canoa (ma d’estate può essere apprezzato) però è inaffondabile e molto più stabile pagaiando in ginocchio (o anche seduti senza seggiolino) pur mantenendo la stessa velocità del pagaiare stando in piedi anche in condizioni difficili con onda e vento. Molte pagaie da SUP sono divise in tre parti, quindi si può temporaneamente togliere la parte centrale per avere una pagaia da canoa molto comoda ed efficiente.
Se si cade in acqua è possibile risalire in pochi secondi e senza difficoltà.
Se poi non si ha troppa voglia di pagaiare o di fare il bagno, allora il SUP diventa un comodo lettino prendisole lontano dalla calca della spiaggia. Ci si può ormeggiare a un gavitello ma è più che sufficiente anche un piccolo ancorotto a ombrello da 700 gr.
Insomma, con costi limitati il SUP offre ampio sfogo alla nostra fantasia acquatica.
Del resto credo che per la stragrande maggioranza delle persone l’importante sia divertirsi anche se all’occhio del purista certe modalità di divertimento potrebbero sembrare scandalose. L’importante è farlo rispettando l’ambiente e senza recare danni e molestie agli altri.
Se poi vogliamo fare un’analisi storica, scopriamo che la tecnica di pagaiare stando in piedi risale alla preistoria con tronchi, piccole zattere, canoe e altro che potesse galleggiare, per scopi che non erano sportivi o ricreativi ma di vita quotidiana (trasporto, pesca, ecc.). Oggi i mezzi e le tecniche si sono raffinati e specializzati (come in tutti i settori della vita umana) ma l’idea del SUP (Stand Up Paddle) è più vecchia del cucco :)
Lorenzo Molinari:
Concordo su tutto ciò che ha scritto Marittimo (tra l’altro, ottimo costruttore di kayak, SUP e pagaie, come ha dimostrato in questo forum con i suoi interventi e fotografie) e, come lui accennava, in realtà è nato prima il SUP della piroga e delle canoe aperte, e tanto più del kayak.
Le prime imbarcazioni (zattere e, poi, piroghe) furono inizialmente propulse con una pertica stando in piedi. Nel corso del tempo questa venne trasformata in una pagaia a pala singola, per condurre le piroghe anche in acque profonde, sempre stando in piedi e non seduti e neppure inginocchiati, posture assunte successivamente accorciando l'asta della pagaia. L'evoluzione della pagaia avvenne in modo graduale poco alla volta, come è logico che sia.
Infine, nonostante la leva più sfavorevole della pagaia da SUP, rispetto a una pagaia da canoa o da kayak, i SUP vanno più veloci di quanto un canoista o un kayaker possa immaginare e si prestano anche per lunghi tragitti (c'è chi ha pure attraversato l'Atlantico col SUP!).
Guido Brasletti:
--- Citazione da: marittimo - Agosto 27, 2021, 07:01:24 am --- Ad esempio quando ho solo voglia di pagaiare, le mie uscite sono di circa 10-11 km che percorro normalmente ad una media tra i 5,5 e i 6 km/h con un ritmo da crociera (cioè abbastanza rilassante). Forzando un pochino arrivo facilmente oltre i 6 con punte vicino ai 7.
--- Termina citazione ---
Scusa l'off topic marittimo, potresti dirci quale orologio Suunto usi per ottenere le misurazioni e lo scarico dati su google maps che hai postato?
E' molto interessante e se non costa un occhio ci farei un pensierino...
Grazie!
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