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c'è canoista e canoista.
marco ferrario (eko):
Mauro,
voglio solo ribadire che tra i molti soggetti implicati in questa storia,
non c'è differenza tra il canottiere-agonista e i canoisti in gita.
ciao
m.
Vittorio Pongolini:
Vogliamo che per punizione li mettano ai lavori forzati! Ci sono da pulire una quantità mostruosa di letti di fiumi invasi sia da spazzatura lungo le sponde e appesa che da rami aggettanti, di rocce ostruenti portate da piene da spostare e sbarramenti di più di 80 anni in calcestruzzo da abbattere a colpi di mazzuolo e scalpello (vedi Trebbia, diga di San Salvatore)! Per non parlare delle spiagge e dei litorali sporchi presenti anche in Liguria. Ecco cosa vogliamo! Troppo comodi i domiciliari!
marco ferrario (eko):
Quella di Vittorio è una buona idea, ma non li chiamerei "lavori forzati", quel "forzati" non mi piace, sa di vendetta e di tortura, chiediamo giustizia non vendetta.
Che vadano perciò semplicemente a lavorare, ovviamente gratis, essendo già stati pagati con tanto di contributi pensionistici, mentre non lavoravano.
I lavori ipotizzati da Vittorio andrebbero benissimo, per restituire alla collettività il defraudato; poi che continuino con quei lavori fino al saldo di una pena che compete ai giudici definire.
Andare a lavorare, sarebbe già una bella novità.
È umano concedere anche la possibilità di riscattarsi, imparando finalmente a lavorare veramente e, visto che il loro lavoro dovrà essere anche un momento espiatorio: per lo meno che siano abolite le pause caffè e che si aggiungano le ore straordinarie obbligatorie di lavoro, quelle del resto che gli sono state immeritatamente pagate e, per finire, per chi ha riscosso anche il premio di produzione, ci sia un ulteriore supplemento di lavoro, così da poter dimostrare tutta la loro super produttività.
È solo un sogno da paese civile?
santino spada:
Quei ladri non si meritano niente , unica cosa si possono rimettere in gioco ripartendo dal fondo della fila.
Altra cosa , cosa fargli fare , semplicemente niente e non avranno niente.
Siamo in un paese dove veramente ci sono famiglie che fanno fatica , loro avevano tutto , lo anno buttato che vadano allo sbaraglio .
Provate a mettervi nei loro panni si sentivano furbi , poi pretendiamo che il paese vada avanti .
Un vecchio una volta mi disse , scusate il termine :IN ITALIA OGNIUNO PENSA DI METTERLO NEL C........O AGLI ATRI MA ALLA FINE LO METTE A SE STESSO.
Invece che pensare a cosa fargli fare io farei di tutto se fosse nelle mie possibilità di smascherare gli altri.
Un saluto a tutti.
marco ferrario (eko):
I giornali di oggi riportano queste frasi del nostro Ministro della Pubblica Amministrazione «Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va, deve essere licenziato» e «Non è vero che tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione siano fannulloni»
Possibile che anche il ministro veda questi ladri del bene pubblico solo come fannulloni e l'unica punizione plausibile sia quella di essere licenziati?
In sostanza, appaiono solo come dei furbacchioni scoperti e non come ladri nei confronti della collettività.
Il rubare alla collettività, a mio giudizio, è un grave reato, più grave del furto a privati.
Qui, invece di parlare di ladri si parla di fannulloni e nulla più.
Così va questo mondo!?
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