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Re:Contratto di Fiume del Trebbia

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Vittorio Pongolini:
Verso il Contratto di Fiume del Trebbia: Forum pubblico iniziale
28 giugno 2014, Gossolengo (PC)

Il CIRF collabora con la Regione Emilia Romagna nel percorso di lavoro volto alla sottoscrizione di un Contratto di Fiume del Trebbia la cui finalità è l’individuazione di una modalità di gestione integrata del bacino che tenga conto dei diversi obiettivi da raggiungere per rispondere alla numerose esigenze legate al fiume.

Per il raggiungimento di questo obiettivo è previsto un percorso di coinvolgimento di tutte le istituzioni, le forze sociali ed economiche e le organizzazioni interessate come Enti pubblici, forze imprenditoriali e produttive, tecnici e professionisti, organizzazioni ambientaliste, associazioni culturali, sportive, del tempo libero, scuole, volontariato sociale e cittadini interessati, attraverso un Processo di partecipazione strutturato.

La prima fase del Processo prevede lo svolgimento di un Forum pubblico di avvio di presentazione degli obiettivi perseguiti e delle attività necessarie. Seguiranno incontri di approfondimento a luglio e da settembre a dicembre. Il percorso sarà chiuso da un Forum finale per presentare i risultati emersi.

Il Forum di avvio, condotto dal CIRF, avrà luogo il 28 giugno, alle ore 9,30, nel Comune di Gossolengo (PC), presso la Biblioteca Comunale in via XXV Aprile.

Vi invitiamo quindi a partecipare a questo primo appuntamento e agli altri successivi!

Per saperne di più: http://www.cirf.org/italian/Appuntamenti/CIRF/trebbiaforumavvio.html

Vittorio Pongolini:
Vi inoltro quanto ricevuto dal Comitato di Partecipazione Pubblica che promuove il Contratto di Fiume del Trebbia.
A molti non interesserà, ma è invece importante che tutti i canoisti, fruitori e non del Trebbia, sappiano quali sono i passi che vengono seguiti con questo moderno sistema di accordi tra tutti gli attori interessati ai fiumi e in particolare al nostro Trebbia. I Contratti di Fiume, di derivazione francese fin degli anni '80, sono una realtà che si sta consolidando anche in Italia e sono il più democratico dei sistemi di tutela del fiume e dei molteplici interessi che ruotano intorno ad esso.
Il 28 giugno ero (quasi sicuramente, a ragion veduta, anche se non ne ho la certezza assoluta) il solo canoista presente alla prima riunione, l'unica voce in capitolo relativa al mondo della pagaia. Ho portato avanti alcune necessità della categoria e vedrò, alle prossime riunioni di settembre, di riproporle. Sicuramente, di tutte le figure presenti, ero colui che conosceva meglio, nel suo percorso dalla diga del Brugneto (la costruì mio nonno ingegnere nel 1959) alla confluenza col Po e per tutta la sua estensione, il grande fiume Trebbia.
Sono interessato a portare avanti le esigenze dei canoisti, non avendo né conflitti di interesse né altre condizioni di impedimento per questa responsabilità. Tutti voi che mi leggete più o meno sapete quali sono le mie idee al riguardo del fiume Trebbia: non sono né estremizzato da condizioni ecologiche assolute né sono favorevole ad un uso indiscriminato della risorsa acqua/fiume per motivi di uso irriguo o per motivi di carattere energetico. La costruzione della centralina in corrispondenza di San Salvatore è stata, per il momento e forse per un bel po' di tempo, accantonata e quindi, in tal senso, non si corrono rischi di schierarsi tra favorevoli o contrari alla stessa. Conosco inoltre le problematiche della Riqualificazione Fluviale essendo socio CIRF ed avendo fatto un articolato corso professionale.
Non voglio né convincere nessuno, né lanciare autocandidature elettive. Sono un canoista cui sta particolarmente a cuore la salute di uno dei più bei fiumi d'Italia per lo sport della canoa fluviale. Se ci sono idee, esigenze o problemi, parliamone costruttivamente in questa sede, dato che in fondo a questa pagina, viene richiesto di nominare un rappresentante che porti avanti le necessità della categoria in modo univoco. Grazie dell'attenzione e baci diffusi.

VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA
INCONTRI BILATERALI E TAVOLO DI NEGOZIAZIONE

La Regione Emilia-Romagna promuove e coordina il percorso di partecipazione pubblica “Verso il Contratto di Fiume del Trebbia” finalizzato a definire una modalità di gestione integrata del bacino del Trebbia che tenga conto dei diversi obiettivi da raggiungere per rispondere alla numerose esigenze legate al fiume.
Il 28 giugno 2014 si è dato avvio a questo percorso partecipativo con la realizzazione di un primo incontro pubblico svoltosi nel Comune di Gossolengo (PC), che ha permesso di iniziare la raccolta delle percezioni degli attori sui problemi-opportunità del fiume e di capire se i dati di riferimento sono condivisi da tutti e quali sono le carenze informative esistenti.
Per avere informazioni di maggior dettaglio in merito all’intero percorso partecipato e al lavoro svolto durante l’incontro del 28 giugno è possibile visitare la piazza virtuale dedicata al processo (http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo) e il sito del Contratto (http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/acque/informazioni/processi-partecipativi/con-la-trebbia).

Con la presente comunicazione si forniscono le informazioni necessarie per avviare gli incontri bilaterali e il tavolo di negoziazione quali momenti di lavoro che supporteranno e affiancheranno il processo partecipato pubblico.

INCONTRI BILATERALI
Il programma prevede che, dopo l’incontro di avvio del 28 giugno scorso, vengano realizzati degli “incontri bilaterali” tra il gruppo di supporto del processo e i principali portatori di interesse, finalizzati a continuare la fase di ascolto avviata con il primo incontro pubblico.
•   Tempi: saranno svolti a settembre
•   Obiettivo: far emergere, ascoltando, la visione che il soggetto portatore di interesse ha del problema. L'idea è chiarire cosa conta veramente per lui (a cosa vuole arrivare) e quali sono gli elementi che influiscono (cause). Questa fase è necessaria e propedeutica all’individuazione degli spazi di negoziazione futuri
•   Metodo: "mappaggio cognitivo", ossia una serie di domande (intervista) che portino ad individuare gli aspetti centrali del problema posto
•   Risultato: un grafo (un disegno) che sintetizza la rappresentazione del punto di vista dell’attore, da illustrare durante il prossimo incontro pubblico.

Gli incontri bilaterali potranno essere svolti accorpando alcuni portatori di interesse, al fine di ottimizzare il lavoro.
Gli incontri non prevedono la necessità di una presentazione formalizzata (documento, power point, ecc.) da parte dei portatori di interesse ma saranno organizzati come una conversazione guidata e mirata, della durata orientativamente di un’ora e mezza, costituita da domande e risposte sintetiche. Il soggetto intervistato potrà in ogni caso presentare, se lo ritiene, documentazione a supporto di quanto sostenuto, che verrà analizzata solo successivamente all’incontro.

TAVOLO DI COORDINAMENTO E NEGOZIAZIONE
Il “Contratto” prevede la formazione anche di un “Tavolo di coordinamento e negoziazione” dove risiedono i principali portatori di interesse.
•   Tempi: i lavori partiranno da ottobre, dopo il secondo incontro pubblico
•   Obiettivo: affrontare le conflittualità mediante apposite sessioni di negoziazione tra i partecipanti e fornire indirizzi in merito alle regole di conduzione del processo stesso e per lo sviluppo dei suoi contenuti
•   Metodo: ricerca guidata di soluzioni negoziali da parte dei facilitatori
•   Risultato: ottenere una maggior condivisione di obiettivi e conseguenti linee d’azione; individuare azioni specifiche ed eventuali misure di mitigazione e compensazione accettabili da parte degli interessati; definire gli elementi necessari per la valutazione integrata di alternative di intervento.
La scelta di avviare una fase di confronto tra un numero selezionato e limitato di attori, oltre a quella aperta a tutti degli incontri pubblici, è motivata da questioni operative: l’individuazione di soluzioni condivise a problemi tecnicamente complessi e conflittuali è infatti più efficace se avviene tra un numero ristretto di persone, purché esse rappresentino tutti gli interessi in gioco e siano delegate a farlo dall’intera platea dei partecipanti agli incontri pubblici.

SELEZIONE DEI PARTECIPANTI AGLI INCONTRI BILATERALI E AL TAVOLO DI NEGOZIAZIONE
I portatori di interesse negli incontri bilaterali e nel tavolo di negoziazione saranno i medesimi e sono stati individuati preliminarmente sulla base di quanto emerso durante il primo incontro del 28 giugno u.s. e di una prima mappatura degli attori:

•   Associazioni ambientaliste
•   Associazioni legate alla fruizione/economia turistica
•   Associazioni degli agricoltori
•   Associazioni imprenditoriali

•   Consorzio di bonifica di Piacenza
•   Mediterranea Acque (Ente gestore della Diga del Brugneto)

•   Regione Emilia-Romagna
•   Regione Liguria
•   Provincia di Piacenza
•   Comuni montani
•   Comuni di pianura (diversificati da quelli montani in quanto gli interessi, come emerso dal forum del 28/06, sono diversi)

•   Autorità di Bacino del fiume Po
•   Agenzia Interregionale del fiume Po
•   Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po (sede di Piacenza)
•   Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale che comprende il Parco regionale fluviale del Trebbia
•   ARPA (Piacenza)
•   ARPA (Servizio Idro-Meteo-Clima)

Tale proposta potrà subire modifiche in funzione di eventuali richieste che giungeranno alla segreteria organizzativa (ambpiani@regione.emilia-romagna.it) ENTRO IL 22 AGOSTO, a cui sarà data risposta motivata, positiva o negativa, e comunque pubblica, inserita sia sul sito del Contratto di fiume sia sulla Piazza “Io partecipo +”.

Il criterio alla base della selezione dei partecipanti al tavolo di negoziazione è:
•   mantenere un numero di partecipanti rappresentativo del sistema dei portatori di interesse ma  limitato al fine di assicurare l’operatività del tavolo. 

Per ogni categoria di portatori di interesse sopra elencati dovrà essere individuato un unico rappresentante che farà da portavoce delegato, sia durante gli incontri bilaterali sia nel tavolo di negoziazione.
Per quanto riguarda le associazioni (ambientalisti, fruitori, ecc.), queste saranno invitate a partecipare all’incontro bilaterale loro dedicato (che diventerà quindi multilaterale), chiedendo in quell’ occasione di indicare un unico rappresentate delegato che possa fare da portavoce durante il tavolo di negoziazione
Per quanto riguarda i Comuni, sarà richiesto, mediante  successive comunicazioni e contatti, di indicare un rappresentante delegato corrispondente ai raggruppamenti indicati più sopra (“comuni montani”, “comuni di pianura”).

L’elenco dei soggetti selezionati per il tavolo di negoziazione potrà essere vagliato dai singoli cittadini non organizzati che interverranno al percorso partecipato nelle sedute pubbliche e via internet; a tal fine saranno predisposti due strumenti di interazione:

•   Questionario online (sul sito del Contratto e sulla Piazza Io Partecipo +) in cui si inviterà ognuno ad indicare da quale “gruppo di interesse” si sente maggiormente rappresentato tra quelli che presenti al Tavolo di negoziazione, se concorda con la scelta del soggetto candidato a rappresentarlo o se ritiene che manchino “gruppi di interesse” importanti
•   Questionario cartaceo al termine di ogni incontro pubblico, sia per valutare l’evento stesso sia per verificare quanto i presenti si riconoscono nella posizione/soluzione portata avanti dal rappresentante del proprio “gruppo di interesse” nel tavolo di negoziazione e dal tavolo complessivamente.

Seguirà comunicazione individuale per la convocazione degli incontri bilaterali.



Maurizio (Tric):
Grazie Vittorio  per il preziosissimo interessamento e partecipazione.
Io personalmente ho partecipato agli incontri, decisasamente più ludici, dei 2 round del Richiamo del Trebbia, oltre alle riunioni dello scorso anno quando c'era in ballo la conferenza dei servizi per la costruzione della centralina a S. Salvatore.
Sono comunque aggiornato ed  in contatto con l'associazione No Tube che sicuramente fa parte di quelle presenti al primo Forum.
Esorto quindi tutti a passarci tutte le info relative alla situazione fluviale e, appena possibile, partecipare alle riunioni.
Buon autunno a tutti
Tric

Davide Sandini:
Ciao Vittorio e grazie per le notizie ed il tuo impegno.

Immaginavo che ci sarebbero stati pochi commenti al tuo messaggio, che invece meriterebbe maggiore attenzione.
Se avrò tempo ti manderò qualche suggerimento sulle richieste che (a quanto capisco) andrai a portare come rappresentante per il mondo canoistico. per parte mia sei qualificato e motivato a parlare in nome di tutti.
Chissà che non si riesca a fare qualcosa di buono

A presto in fiume

Davide Sandini

Vittorio Pongolini:
Ciao a te Davide, e ciao anche a Maurizio. Vedo che siete saggi ed accorti e che quindi avete dato il giusto peso ad una formula che sarà sempre più al centro delle nostre possibili decisioni. I Contratti di Fiume sono e saranno alla base di ogni possibile intervento migliorativo per noi canoisti e per tutti gli attori ad esso collegati (i cosiddetti stakeholders) sui fiumi e sui torrenti, ottemperando a quelle che sono le due principali Direttive Comunitarie in tema di Acqua e di Natura.
Queste Direttive sono la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE:  http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_1217_allegato.pdf
e la Direttiva "Habitat" 92/43/CEE: http://www.minambiente.it/pagina/direttiva-habitat .

Da parte mia, essendo a contatto con chi al CIRF sovraintende al Contratto di Fiume della Trebbia, posso darvi un paio di notizie fresche e cioè che essendo la giunta della Regione Emilia in un mezzo subbuglio per le note vicende politiche, il secondo incontro pubblico, programmato per la fine di settembre, è stato rinviato di circa due mesi. Si parla quindi di spostarlo a fine novembre 2014. L'altra cosa che vi segnalo, decisamente più articolata, sono gli interventi che ho in mente di proporre sull' inutile, dannoso sbarramento di San Salvatore, per noi, per gli abitanti della valle e per la fauna fluviale. Queste sono le mie proposte:

1) eliminazione totale della diga di San Salvatore, con impedimento del normale deflusso delle acque fluviali, in condizione di "morbida", nella pericolosa galleria di derivazione. Abbattimento, quindi, dell’antico manufatto, con ripristino delle condizioni naturali preesistenti (anni ‘20). Si permetterebbe pertanto la discesa integrale della Trebbia, senza soluzione di continuità, per il tratto Marsaglia-Bobbio (7,5 km) e possibilità di arrivo sino a Perino (11 km), con adeguamento dello scivolo sotto il Ponte Gobbo di Bobbio per un più sicuro passaggio delle canoe e dei raft.
La percorribilità della galleria (280 m) sarebbe garantita solo in condizioni di piena (condizioni sopra lo stato idrologico di morbida), quando i livelli delle acque si divideranno naturalmente in due rami. E' da sapere anche che per la sopra menzionata Direttiva Habitat non sarà possibile ostruire totalmente, con i materiali di riporto della diga, la galleria in quanto nella stessa è stato rinvenuto il nucleo svernante più numeroso della provincia di pipistrelli della specie di Rinolofo maggiore (Chirotteri, Rhinolophus ferrumequinum, 150-200 esemplari nel 1984).

2) ad abbattimento avvenuto, organizzazione di un grande incontro internazionale canoistico nel periodo medio autunnale o precoce primaverile sul modello della “Marathon de l’ Ardéche” francese e della “Adigemarathon” nella Terra dei Forti,  che coinvolga, per tutta la valle, la popolazione e le autorità locali e regionali, con rilancio turistico di una delle più belle valli italiane per la pratica della canoa-kayak e del rafting. Per garantire la riuscita della manifestazione, qualora non ci fosse un adeguato livello idrico – difficile succeda nei periodi indicati -, si chiederà il rilascio di acqua dalla Diga del Brugneto, per le ore necessarie, nella giornata della discesa, che la Regione Liguria provvederebbe a garantire. Da migliorare quindi la ricettività turistica della media valle Trebbia oltre che del piacentino e delle sue specialità gastronomiche.

3) maggiore presa di coscienza da parte delle autorità locali, relativamente ai settori medio e alto del corso della Trebbia – al di fuori, quindi, di quelle che sono state le richieste generali degli altri partecipanti al primo incontro del Forum Pubblico riguardanti il Contratto di Fiume – degli sport della pagaia che può offrire la valle Trebbia e del conseguente indotto turistico offerto dallo stesso.

L'ostacolo maggiore sarà ovviamente quello di trovare i fondi per l'abbattimento della diga e mi sto adoperando al riguardo, in collaborazione col CIRF, andando a ricercare a livello comunitario,  relativamente alla possibilità di ottenimento di finanziamenti per il ripristino allo stato naturale del fiume Trebbia. E' giusto sapere che non sono proprio le nostre necessità canoistiche che permetteranno queste possibili decisioni di finanziamento, ma la possibilità di ottemperare alle varie Direttiva Quadro sulle Acque ed alla Direttiva Habitat, e proprio per quest'ultima, pesci, gamberi di fiume e mammiferi volanti sono i ns. migliori alleati. Per darvi un riscontro, sul  fiume Tresa (VA e Canton Ticino) sono stati ottenuti grossi finanziamenti, decine di migliaia di €, per costruire uno sbarramento attraverso il quale potessero passare varie specie di pesci, affinché ovideponessero nel tratto d'acqua verso le sorgenti.

Ma ci sono, d'altro canto, esempi di abbattimento di dighe, anche in questi giorni, su fiumi del Nord America. Sull' Elwha river nello stato di Washington, è stata abbattuta una vecchia diga che produceva energia elettrica (la diga di San Salvatore non produce e non produrrà niente!) e, prossimamente, sul White Salmon sempre nello stato di Washington, sul Penobscot, in Maine, e sul Klamath, in Oregon (n.d.r. questo l'ho sceso nell''88) verranno demolite altre dighe per le quali è stata dimostrata l'inutilità e la dannosità in primis per la fauna e la flora fluviali. Se volete leggerne di più, in inglese, vi segnalo questo articolo sul NYTimes del mese di maggio scorso:
http://www.nytimes.com/2014/05/08/opinion/tear-down-deadbeat-dams.html?_r=1

Ecco, questi sono i miei spunti ragionati, con vedute condizionate e soppesate da situazioni oggettive: nulla di definitivo ma comunque punti su cui lavorare e relativamente a quello in più che mi segnalerete da riportare al secondo incontro di novembre sui Contratti di Fiume. Purtroppo ci sarà tempo per ragionarci.

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