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idrometro Pennavaira e collegamento su CKI fiumi

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Francesco Balducci:
 Questione di punti di vista. Ci sono canoisti a cui piace il Cicana ( per altro ricordo che è una scoperta  dell'ONLY KAYAK, divulgato dal mio libro FIUMI di LIGURIA ...), sì da farlo ogni weekend, trascurando altri bei torrenti della zona, tra cui l'Isolona, l'alto Graveglia e il Malvaro ( tutte scoperte ONLY KAYAK...), ci sono altri a cui piace esplorare anche nuovi percorsi e valorizzare itinerari che erano un cult 15 o 20 anni fa, come il Lentro che rifaremo a breve, riportando nuove valutazioni. Che poi si debba "buffare" o meno o che il torrente sia più facile di altri, ma CHISSENEFREGA! L' importante è divertirsi e fare ciò che piace, senza "Soloni" che debbano emettere sentenze... Chiaro il mio punto di vista? A buon intenditor....

Frederik Beccaro:
Nessuna polemica, sostengo solo che il Lentro pur apprezzabile (fatto 2 volte) è difficilissimo per i non genovesi trovarlo nelle condizioni giuste.
Ha un bacino di 4 km2. Nasce dal monte Becco che è alto 894 metri.
Il torrente in totale è lungo 7 km e ci si imbarca a Viganego che è circa 400 metri sotto rispetto al punto più alto di raccolta acque. Dall’imbarco allo spartiacque ci sono solo 2 km. Subito dopo abbondanti piogge cala vistosamente.
Con livello alto probabilmente diventa anche pericoloso. Scenderlo con livello corretto a mio avviso è una discesa apprezzabile ma si sente che manca la spinta dell’acqua (de gustibus)
Relativamente ai percorsi scoperti da Only Kayak non posso che complimentarmi.   

Francesco Balducci:
Nessuna polemica nemmeno da parte mia. Mi è caro precisare che non ho mai asserito che il Lentro fosse un torrente facilmente percorribile e con notevole portata. Infatti appartiene alla categoria dei percorsi ad alta corrivazione, ovvero a veloce svuotamento post-piena, come l'Isolona, Il Tonno, Il Ruschia, il Tirello, il Reppia ed altri. Si tratta di torrenti che possono essere percorsi in determinate condizioni idriche, ma per questo non meno interessanti rispetto ai "maggiori". Conoscerli significa avere anche altre opportunità di discesa in situazioni speciali. Un'esempio tipico è il Rio Foggia-Chignero a monte di Rapallo, che presenta cascate e scivoli divertenti e anche molto alti, ma percorribili in casi eccezionali. Noi amiamo TUTTI i torrenti, non solo quelli più discesi e ci fa piacere farli conoscere. Poi sta al singolo scegliere, ma la varietà è sempre migliore di poche possibilità. ;)

Frederik Beccaro:
Il Tonno prima o poi lo farò. Per ora ci ha bidonato 2 volte. Una volta troppo alto, una volta troppo basso. A livello bacino questo è ancora più difficile da azzeccare, qui ci si imbarca 200 metri sotto lo spartiacque

Francesco Balducci:
Il Tonno e' delizioso. In questo caso non perché contiene omega 3, ma perché veramente offre salti e cascate di grande interesse ed emozione. Percorso selvaggio e da conquistare con un imbarco belluino. Vale la pena aspettare per farlo con il giusto livello. Io ho avuto la fortuna di scenderlo tre volte di cui due ottimali. Lo metto tra i top ten liguri. A proposito di gradi, penso che tutti siano d'accordo che non si può paragonare un quinto "ligure" con un quinto austriaco o norvegese... Infatti proposi tempo fa, in accordo con molti canoisti di alto livello, di classificare i fiumi non solo con i gradi di difficoltà ma anche con la tipologia. Nel sito Only kayak abbiamo adottato anche questo criterio tassonomico. I torrenti liguri sono sovente a tipologia E o F o G, ovvero ad alta pendenza ma a bassa portata e ad alta corrivazione. Un quinto del Cicana o del Pennavaria o del Ruschia e' molto diverso da un quinto del Sjoa o della Rauma! Però un canoista completo dovrebbe conoscere entrambe le tipologie. Questa e' la mia opinione. Un saluto a tutti. 😃

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