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Argentino e dintorni: sparate pure sul pianista (che scrive)

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stefano carpita:
Caro Massimo,
ti rispondo, cercando di essere sintetico, perchè mi sento chiamato in causa in quanto membro dell'organizzazione tecnica e premettendo che apprezzo il tuo tono franco, ma fuori di polemica (polemica che comunque preferisco sempre al silenzioso bofonchiare) dunque ti ringrazio, perchè mi dai modo di chiarire alcuni aspetti della questione.

Devo fare qualche passo indietro però, perchè si capisca:
Lo scorso anno su iniziativa di Primo Galiano e sua figlia Francesca della Lao Action Raft è stata organizzata una tappa della Coppa Italia sull'Argentino. La cosa è andata molto bene anche perchè - anzi soprattutto perchè - in loco c'era Alessandro Manetti che è un canoista abbastanza esperto oltre che guida Firaft (si lo so è livornese, ma insomma nessuno è perfetto;-) Ale abita da qualche anno ad Orsomarso, il fiume lo vede dalla finestra di casa !! la fortuna ha voluto anche che nel periodo precedente alla gara piovesse molto e rendesse il fiume ben percorribile, io non c'ero l'anno scorso, ma tutti mi hanno detto che la cosa ha funzionato a parte il disguido cronometristi di cui certo non hanno avuto colpa ne Ale ne Francesca o Primo.
Quest'anno, pur sapendo di non poter contare sulla presenza dell'unico canoista locale (Alessandro appunto) che aveva già programmato un viaggio in Marocco, Primo ha chiesto a me di dare un supporto tecnico all'organizzazione. Conosco Primo e Francesca e collaboro con loro in estate nella conduzione dei gommoni e nei corsi di canoa, quindi pur tenendo presente che abito a Pisa e che prima di tre giorni avanti la gara non sarei potuto essere li e che il fiume non lo conosco affatto nei suoi regimi invernali avendolo sempre e soltanto visto in estate, ho comunque accettato, vista la assoluta macanza di canoisti locali coinvolgibili.

Sono giunto Scalea in treno e senza kayak (poi mi leggerò i risultati della discussione kayak in treno, per ora mi è bastata la faccia della signora all'ufficio informazioni di trenitalia... e quelle interrogative delle persone che mi vedevano sull'Intercity con la pagaia: quale strano attrezzo ?) e solo giovedì ho potuto vedere le condizioni del fiume che ho valutato buona come da foto e post subito pubblicate sul sito www.coppaitaliakayak.net
Il giorno dopo, venerdì, avendo piovuto la notte il fiume era ancora ben navigabile e infatti, dopo averlo ripulito da tronchi e rami che lo ostruivano insieme a Giovanni e Angelo (guide rafting), Franco Zito (torrentista e alpinista) e Filippo (canoista di verona giunto per la gara), io e Filippo lo abbiamo disceso fino alla confluenza con il Lao. Non che abbia trovato particolarmente eccitante la discesa del tratto di gara, ma certamente non peggiore ad esempio della discesa effettuata nel 2006 sul Vanoi, che in molti ricorderanno. Anche li' qualcuno legittimamente decise di soprassedere e andare a percorrere qualche altro fiume in zona, ma la maggior parte di noi decise di premiare comunque lo sforzo organizzativo dei ragazzi del club e l'iniziativa "politica" in atto contro i progetti di diga: abbiamo tirato fuori gomitiere e caschi integrali e siamo scesi disputando la gara di fronte a varie decine di persone.

Di fatto siamo giunti al sabato, giorno delle prove precedenti la gara e il fiume era calato vistosamente, infatti non solo era mancata la pioggia dei giorni precedenti, ma anche la temperatura si era abbassata notevolmente, lasciando il letto del fiume con un livello di almeno 30 cm inferiore al giorno prima. Si poteva fare la gara ? si certo. Era la cosa migliore da fare ? non lo so ... mi sono sentito un po' solo di fronte ad una massa di persone, molti dei quali amici e compagni di pagaiate e tutti fior di canoisti, che avevano voglia dopo km e km di volare sulle onde e si trovavano in mezzo ai sassi. Capivo il loro disappunto, ho provato a proporre il tratto basso, ancora oggi penso sarebbe stato meglio: ci sono dei salti artificiali, ma divertenti, poi è giunta la proposta Lao, accantonata per problemi di permessi, stesso discorso per il Noce Lucano. Di fatto si è deciso di annullare la gara, anche perchè unici membri del Comitato Alto Corso eravamo io e Patrick e lui ci ha anche provato, generoso com'è,  a dire facciamo la gara nell'artificiale sotto al ponte, ma il clima era ormai di smobilitazione.
Senza voler polemizzare, avrei preferito che il gruppo, così come proposto venendo via dalla Valle dell'Argentino, si ritrovasse tutto sulle acque del Lao approfittando del servizio navetta offerto da Francesca e del buon livello del fiume, facendo come per anni abbiamo fatto in occasione dei raduni: la discesa, la magnata, la musica, i video, ecc... ma le notizie dei nubifragi in corso tra lazio e abruzzo hanno convinto i più a risalire verso i vari melfa, vomano, ecc... 
Non ce l'ho con nessuno, so come funzionano certi meccanismi e rispetto le decisioni di ognuno. Sarei partito anch'io, ma avevamo in programma una discesa di rafting (poi annullata) per il giorno di pasquetta. So che tutti hanno avuto indietro i soldi dell'iscrizione e so anche che ai Galiano è costata molto l'organizzazione e loro ci campano col rafting e la canoa. Resto convinto che l'Argentino, come ho scritto anche sul blog della coppa italia annunciando l'annullamneto della gara, non sia un percorso adatto a questo genere di competizioni, ma è un pensiero mio che, ripeto, l'anno scorso non c'ero e non so come possa essere con molta acqua.

Per il resto credo che le competizioni debbano proseguire come da programma, qualcuno nel forum del Comitato Alto Corso sta già proponendo altri appuntamenti... vedremo, io credo che comunque 5 gare siano sufficienti. Più che altro vorrei che non si perdesse lo spirito di raduno che c'è stato finora, ma sono convinto che sia nell'indole di chi partecipa a queste competizioni, quindi credo che questa sia stata una parentesi sfortunata, una pasqua che da amara si è trasformata in tragica lunedì e mi resta il rammarico al pensiero di quanti canoisti potevano esserci in acqua quel giorno. Ma è facile dirlo ora, il rispetto per le persone colpite dal lutto impone il silenzio.

Su www.coppaitaliakayak.net la locandina della gara del Vanoi in programma 19 e 20 aprile.

Ciao

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