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Michele Romano alla Terradeiforti
mariano bifano:
Ciao Gengis, ieri mentre scaricavo la mia nuova canoa da surfski cx allwave dalla mia vecchia punto rossa chi incontro sulle rive del Bussento? il pioniere della canoa italiana il grande Michele Romano, con attenzione osserva la barca e la prima cosa che mi dice ''questa e' una canoa da fighetti'' sempre con la sua ironia da persona umile, nota con attenzione il sistema autosvuotante e mi dice che tanti anni fa anche lui aveva progettato ??? questa sistema in fiume, ma poi non l'aveva portato a termine. Mi chiede: dove hai svolto i Mondiali? in Spagna gli rispondo, non faccio in tempo a dire il nome del fiume e lui con ottima memoria mi risponde: sulla Noguera, e cosi' inizia a raccontarmi gli anni trascorsi sui fiumi della Spagna, ha tanta nostalgia di pagaiare, sarebbe bello sentire Ettore Ivaldi ed invitarlo alla maratona a Pescantina e far conoscere al mondo del kayak questo grande pioniere. Ogni tanto fatti vivo nel bel golfo di Policastro che ti offro oltre ad una lunga pagaiata anche un ottima cena a base di pesce locale, ovviamente accompagnata da un buon vino cilentano. Saluti Mariano
Gengis:
Ciao Mariano,
è sempre un piacere sentirti, come pure avere notizie fresche del pioniere Michele Romano, si proprio quello che ha aperto tanti fiumi e passaggi negli anni 60/ 70.
Per quanto riguarda la Adigemarathon , se Michele vuole venire , conoscendo bene
modus pensandi et motus operandi del Triunvirato dell'Adige ( Alviano, Bruno , Ettore ) sono sicuro che sarà un gradito ospite ed il Canoa Club Pescantina sarà felice di metter a sua disposizione un kayak per fare la discesa.
La presenza di Romano sarà un ideale ponte tra passato presente e futuro della
canoa esplorativa Italiana.
Gengis
Ettore Ivaldi:
Datemi gli estremi e per l'Adigemarathon sarà un onore avre come ospite si tanta grazia.
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
Vittorio Pongolini:
Se viene Michele è la volta buona che, pur di incontrarlo, mi rimetto a pagaiare.
Cercherò di farcela.
Saluti.
PS il mio "wounded knee" (ginocchio ferito) forse sta per permettermi di ricominciare ad entrare in canoa. I legamenti interno ed esterno, saltati entrambi durante la frattura del piatto tibiale , iniziano a darmi una parvenza di stabilità e forse potrò farcela. Fra una quindicina di giorni provo a rimettermi in kayak da mare e da lì vedremo le reazioni della gamba e quindi la possibilità di andare anche in fiume.
Dopo oltre un anno di stop per l'incidente alla gamba sommati agli oltre due per quello alla spalla , ho la strana sensazione di non avere più il bisogno fisiologico di andare in canoa. Mi era indispensabile e ora, ahimè, non lo è più.
Chissà come sarà in futuro. Chissà se tornerò a pagaiare con la volontà di prima. Eppure 39 anni (sarebbero 40, ma appunto da un anno non solco l'acqua) di pagaia dovrebbero essere un viatico assoluto per riprendere con volontà interiore a pagaiare.
Chissà.
Gengis:
Ciao Mariano ,
come ti avevo detto conosco troppo bene lo Staff organizzativo dell'Adigemarathon, Ettore
ti ha già risposto , inviagli l'indirizzo di casa di Michele Romano ,io ho solo il n° di portatile.
Ti ringrazio perchè hai lanciato una bella idea , ora convinci Michele a venire su
io ci sarò ed andrò a prenderlo in stazione .
Gengis
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