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ATTENZIONE - IDROELETTRICO SUL SANTERNO
Marco Lascialfari:
ATTENZIONE - IDROELETTRICO SUL SANTERNO
E' POSSIBILE OPPORSI! OCCORRE INVIARE LE OSSERVAZIONI ALL'UFFICIO V.I.A. ENTRO IL 16 GIUGNO
VISITA http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/
Sintesi non tecniche dei progetti sottoposti a V.I.A.
05/05/2010 (data pubbl. avviso su BURT)
OGGETTO: Procedura di Verifica di assoggettabilità di impatto ambientale ai sensi del art. 48 della LR 10/2010, relativa al progetto “realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fluente per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dal Torrente Santerno, in località Coniale, comune di Firenzuola (FI)”, nonché richiesta di parere ai fini del successivo rilascio della concessione di derivazione di acqua pubblica ai sensi dell’ art. 7 e successivi del R.D. n.1775 del 11/12/1933.
Proponente: CONTENERGI srl
Scadenza osservazioni: 19/06/2010 (45gg)
Principali elaborati (art. 48 comma 5 LR. 10/2010):
1- Relazione Tecnica Di Progetto.pdf
2- Sintesi non Tecnica.pdf
Si tratta di un progetto che va a colpire proprio il tratto oggi maggiormente frequentato da canoe e bagnanti ... quello delle gole.
Diamoci da fare per opporsi a questo nuovo scempio.
fredgil:
Marco,
grazie della segnalazione, ma non è riportando il testo della normativa sulla Valutazione d'Impatto Ambientale che solleverai le masse contro il progetto.
Ci puoi dire in due righe cosa fare: inviare un mail / fax / lettera, a chi e con quali termini ?
Oppure organizzare una petizione, vedi tu
Grazie,
Fred
--- Citazione ---ATTENZIONE - IDROELETTRICO SUL SANTERNO[/color]
E' POSSIBILE OPPORSI! OCCORRE INVIARE LE OSSERVAZIONI ALL'UFFICIO V.I.A. ENTRO IL 16 GIUGNO
VISITA http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/
intesi non tecniche dei progetti sottoposti a V.I.A.
05/05/2010 (data pubbl. avviso su BURT)
--- Termina citazione ---
Alessia:
secondo me non basterà o comunque non sarà sufficiente mandare un mero (sintetizzo il concetto, non prendetemi alla lettera!!!) "vostro onore, mi oppongo" al progetto, come siamo abituati a fare nelle raccolte online di firme nelle petizioni.
In casi come questi, sospetto che occorrerebbe presentare una relazione tecnica (redatta quindi da un tecnico abilitato), ancora meglio se a nome non solo di un "pinco pallo" ma che sia a nome di tutte le tante associazioni culturali e turistiche, gruppi sportivi di canoisti, pescatori, escursionsiti, fors'anche Lega Ambiente (che ha un bel peso) e delle associazioni di tutela dei consumatori, etc. dove venga motivato e avvalorato (con dati tecnici, storici, economici e quant'altro di utile) l'intoccabilità del Santerno dal punto di vista turistico, ecologico e sportivo.
Forse così, potrebbe servire a qualcosa.
Nella legge regionale toscana sulla VIA non credo vengano riportate le modalità per presentare le "opposizioni al progetto".
Per redarre un tale documento penso servirebbero delle figure professionali che se ne facciano carico, è roba grossa e la scadenza è davvero vicina.
Alessia
lorenzo palma:
per inviare osservazioni, prima bisogna studiare il progetto, qualcuno ha già visionato gli elaborati progettuali? copie in pdf? per stringere i tempi, qualcuno ha contatti con i tecnici dell'uff. VIA regione Toscana?
io già fatto qualcosa di analogo x il limentra un anno fa, per ora ha funzionato, e recentemente ho ricominciato ad interessarmi ( collaborando con qualcun altro già attivo in zona), sempre x il limentra ma x un nuovo progetto, ma qui la competenza è della regione emilia romagna, non della toscana, con cui non ho mai avuto contatti.
in casi come questo, per esperienza personale, penso che l'unica possibilità sia mettere in luce eventuali carenze o errori progettuali, poi ben venga il suporto di firme, petizioni, associazioni varie...ecc...
come tecnico, posso muovermi e lo farò,ben venga qualche indicazione in più .
saluti
lorenzo
Philippe:
Sono andato a leggere velocemente il progetto:
http://www.provincia.fi.it/fileadmin/assets/Ambiente/Relazione%20Tecnica%20Di%20Progetto.pdf
Non so se ho capito bene ma vogliono mettere un tubo di 180 cm per captare l’acqua in una condotta forzata e lasciare una apertura di 50 cm per 59 cm per il deflusso minimo vitale. In pratica seccano il fiume per una lunghezza di più di 600 metri.
Altra cosa che ho notato: prelevano dal fiume il materiale per costruire l’impianto … per minimizzare l’impatto visivo.
La cosa che mi stupisce sempre in questi casi è che loro sono convinti di preservare la natura, di essere bravi a non distruggere i fiumi, di essere ecologisti! maledetti certificati verdi!
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