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serata video a milano "LA CANOA ESPLORA IL MONDO" 22^ edizione
Vittorio Pongolini:
Gentile Agostino,
ti ringrazio di avermi fatto rilevare la assenza di qualsiasi benemerenza al lavoro di Massimiliano Milani e di altri soggetti nel mio scritto.
Senza la sua volontà di adoperarsi per portare avanti l'impegno organizzativo della Rassegna, quest'anno la 22^ edizione sarebbe stata organizzata con meno brillantezza e con una caduta qualitativa che sarebbe stata deleteria per il prosieguo di questa storica manifestazione di video ed immagini della canoa italiana.
Ma nessuno degli spettatori deve pensare che, ormai, chi effettua la presentazione dei servizi, sia il solo fautore del successo della Rassegna. Egli è solo la punta di un iceberg. Nella parte sommersa di quel "blocco di ghiaccio galleggiante" metaforico che è il Canoa Club Milano in quella fatidica serata, ci sono diverse persone che organizzano, predispongono, iscrivono, curano i rapporti economici con la SIAE, curano i rapporti con la Sala S. Fedele, fanno da bigliettai, selezionano video, etc..
Max è stato bravissimo a presentare. Ha una naturale predisposizione alla platea e lega molto amichevolmente con tutti. E' un valore aggiunto per il CCM e per la Rassegna.
Ma il Consiglio del CCM, senza la sua propria serietà e la sua istituzionalità giuridica non consentirebbe di organizzare un bel fico secco. Ad esempio, dalla Siae non si potrebbe avere alcuna autorizzazione ad ottenere la manifestazione senza uno Statuto aggiornato e una serie di documenti aggiornati da presentare, relativi all' Associazione Sportiva Dilettantistica.
E di questo, grande merito va al presidente Valerio Zacchi (a proposito, Valerio, complimenti vivissimi per la "Stella di Bronzo" del CONI!) che da oltre due decenni e mezzo sostiene tutta la causa del CCM. Egli non ha mai fatto venir meno la sua incitazione a mantenere i livelli raggiunti dal club e si è sempre adoperato per crearne di nuovi (e queste parole di elogio, forse troppo sperticato, spero gli vengano a destinazione, in un momento di particolare stanchezza gestionale).
E potrei andare avanti facendo nomi e cognomi di tutti coloro i quali si impegnano. Ma preferisco non esagerare perchè la cosa che deve prevalere è il risultato finale, che non è certo il Festival della Montagna di Trento e nemmeno il National Paddling Film Festival di Lexington, ma che fa di tutto per avvicinarsi. E magari, grazie alla quantità e alla qualità dei video e servizi presentati che migliora di anno in anno, entro qualche tempo avrà un delta, un "gap" qualitativo ancora inferiore.
Infine termino con una piccola sincerità personale, riferendovi che se ventidue anni fa avessi pensato che la Rassegna fosse arrivata a questo buon livello qualitativo e fosse proseguita anche quasi senza la mia attiva collaborazione, c'avrei messo la firma.
Saluti a tutti.
V.P.
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