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lago di piediluco
renzo monelli:
Scusatemi se mi intrometto; Roberto, ricorda il giubbotto di salvataggio SEMPRE, il caschetto se giochi perchè non sai cosa c'è sotto e se navighi il cappello. Magari se costeggi è meglio.
Ciao,
Renzo
roberto69:
--- Citazione da: renzo monelli - Settembre 30, 2009, 11:35:36 am ---Scusatemi se mi intrometto; Roberto, ricorda il giubbotto di salvataggio SEMPRE, il caschetto se giochi perchè non sai cosa c'è sotto e se navighi il cappello. Magari se costeggi è meglio.
Ciao,
Renzo
--- Termina citazione ---
Renzo intromissione quantomai opportuna, perchè se mio figlio vorrà quasi sicuramente venire con me, dovrò acquistare il casco anche per lui avevo dimenticato che la mia dotazione è completa e la sua ancora no!!!!!! ;) ;) ;) ;)
maurizio bernasconi:
Tanto per rendere giustizia ad altre impostazioni: 1) Su un lago il casco è inutile infatti nelle gare di olimpica non si usa (lo stesso vale per il salvagente e, volendo, per i sacchi di punta- vedi regolamento fick); 2) Il salvagente non serve a chi sa nuotare, se il lago è più piccolo del Baikal si rientra in tempi rapidi anche quando cambia il vento. Al massimo, in condizioni proibitive oppure se la persona non è sicura nel nuoto, si può indossare il giubbetto che ci si è portati in canoa. Attraversare il Lago Maggiore in un giorno di favonio però è pericoloso se non sei abbastanza allenato, potresti cedere. Ecco cosa devi avere: nessun aggeggio ma un fisico allenato. Quanto alle uscite in solitaria direi che nulla esiste di più soddisfacente: lago, mare, fiume o fiumone che sia. Ti risparmierai di: aspettare i compagni durante le pause caffè e durante le eterne fasi di inesplicabile cazzeggio, caricare e legare anche le loro canoe sulla macchina, dover ascoltare nel luogo più bello del mondo una voce stentorea e puntigliosamente didascalica. La sicurezza è una condizione principalmente mentale che si raggiunge con la tecnica e con l'esperienza personale. Nessun accessorio potrà rimpiazzare queste doti. Prendi la canoa (anche la prima che capita, all'inizio) e vai. Fallo spesso, in modo da imparare, in luoghi che conosci bene (all'inizio). Fatti insegnare da chi davvero sa. Gli incidenti mortali in canoa sono quasi sempre capitati quando erano presenti (o nei pressi) altri compagni di escursione. Qualche volta (i compagni) erano impotenti in un contesto sfortunato, qualche volta erano svagati, qualche volta erano incompetenti. E' persino successo che dei cattivi allenatori facessero scendere nel fiume sbagliato a morire dei giovani atleti alle prime armi. Da tutta questa gente non si riuscirà di solito a ottenere, non dico un intervento di soccorso (che potrebbe rivelarsi impossibile, difficile o intempestivo), ma neppure una versione unitaria e convincente dei fatti. Non ricordo invece episodi di canoisti solitari che ci abbiano lasciano la pelle. Sarà successo, ma non me ne ricordo. Per lo più chi sbaglia a valutare ci lascia la canoa. Nei gruppi numerosi si perde sempre tempo e si creano varie concause di incidenti. Propongo di lasciare i Sacri Comandamenti alle tavole mosaiche e di non spaventare la gente con precauzioni inutilmente terrorizzanti. Mau
roberto69:
Grazie Mau del tuo intervento molto istruttivo per chi come me non sà ancora come si fà........di certo però pur non sapendo nulla di kayak ed avendo solo da una settimana scoperto questo firum nelle 4 occasioni, ripeto 4 in cui sono uscito con il mio kayak (gongiabile savylor krc 355 regalo di mia moglie), quindi nulla di iprteconologico perfomante da gara, in tecnopolimeri gallegianti elaborati dalle ricerche della nasa sulle particelle di h2o presenti sulla luna, posso dirti che ho osservato quasi tutte le regole che tu hai elencato. Dico quasi perchè a 40 anni circa e con due figli non ho più quel fisico allenato che potevo avere a 20 anni e quindi la dove verifico che il limite è ormai raggiunto non mi avventuro più come avrei potuto fare quando a 20 mi lanciavo con il paracadute.
Di certo osserverò le regole basilari che hai descritto, i consigli che mi hanno dato patrick e renzo ed avrò un particolare riguardo in più perchè ci sarò mio figlio.
Grazie ancora a tutti
renzo monelli:
Anche io ti ringrazio Mau; evidentemente siamo tutti diversi. Sai, a me dispiace perdere una barca da 1200 euri faticosamente guadagnati o una pagaia da 200 e mi dispiace ancora di più nuotare faticosamente in un lago freddo per un quarto d'ora. In 30 anni le cose mi son successe una volta sola. Poi ho imparato. La solitudine sarà anche bella ma gli amici sono meglio. Pazienza se qualcuno mi fa perdere tempo. Se penso alle volte che sono io a rompere le balle senza accorgermene, credo che sia un piccolo favore che si può concedere ai più.
Ciao,
Renzo
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